L’analisi del capello come prevenzione contro la calvizie?

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In questo periodo dell’anno problemi come prurito, forfora e grasso sono sempre più frequenti. Si tratta di problematiche che spesso possono essere accompagnate da una caduta dei capelli eccessiva, legata proprio al cambio di stagione.

Di norma, infatti, ogni persona perde in media dai 50 ai 100 capelli al giorno in questo periodo dell’anno e si tratta di un fenomeno assolutamente fisiologico. I capelli che tendono ad indebolirsi, si spezzano, si assottigliano e di conseguenza cadono. Non bisogna però abbattersi, poiché è un problema molto frequente che si può prevenire e curare.

Come prevenire la calvizie?

L’analisi del capello riveste un ruolo importante nella prevenzione della calvizie e non solo, può rivelare, infatti, qual è lo stato di cuoio capelluto e capelli e quali sono le patologie che li possono interessare. Conoscere le cause che hanno scatenato il problema, è importante per determinare il trattamento più consono ed efficace.

A chi rivolgersi?

È importante scegliere un centro specializzato dove è possibile eseguire un check up di cute e capelli. Il responso permette, infatti, di determinare l’entità del problema e la tempestività gioca un ruolo determinante per il successo dei trattamenti.

Quali sono gli esami più diffusi per l’analisi del capello?

Esistono diverse tipologie di esami strumentali e non, per valutare lo stato di cuoio capelluto e capelli. Tra questi: il wash test, conteggio giornaliero, il pull test sono tra i meno affidabili perché poco controllabili in maniera oggettiva.

Tra i test più attendibili troviamo invece:

  • Monitoraggio;
  • Tricogramma;
  • Microscopia elettronica a scansione.

Tra questi il tricogramma si rivela uno strumento utile per conoscere lo stato del cuoio capelluto e per stimare il numero di capelli in fase di anagen e di catagen. È sufficiente prelevare una piccola quantità di capelli per effettuare l’analisi al microscopio. Questo test permette, infatti, di verificare l’attività metabolica delle cellule e stimare se i parametri rientrano nella norma, solitamente in una persona n salute i capelli in fase anagen sono l’85%, in fase telogen 15% e in fase catagen 2%. L’analisi del ciclo di vita del capello è utile per riscontrare eventuali anomalie della cute, infatti, un numero consistente di capelli in fase catagen e telogen può essere il segnale di qualcosa di patologico, come ad esempio la calvizie.

È possibile, inoltre, abbinare i vari test sopra descritti a esami strumentali più specifici per un controllo incrociato dei dati e avere una panoramica più esaustiva del problema.

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