Di cosa si tratta? Oltre venti tipologie tra cui scegliere.
Un sistema di infoltimento personalizzato Hair Center – Prontocapelli può essere costruito con differenti tipi di basi, in realtà si tratta di oltre venti tipologie tra cui scegliere. È innegabile la correlazione tra la durata dell’infoltimento e la scelta della base, in particolare una base di tipo “full lace” avrà una migliore estetica e una durata più limitata rispetto invece ai sistemi tradizionali con basi in monofilamento. Anche altre particolari tipologie di protesi potrebbero variare la propria durata in relazione al tipo di materiale impiegato. I materiali che costituiscono le “fondamenta” di un infoltimento protesico sono sostanzialmente due:
01.
Polimeri
I polimeri sono comunemente chiamati “skin bases” in quanto servono a creare una struttura simile al cuoio capelluto e danno un effetto molto simile alla pelle.
Esistono basi realizzate interamente in polimeri ma, più spesso, essi vengono utilizzati nei punti cruciali o di rinforzo in virtù della grande durata che questi materiali garantiscono.
I materiali utilizzati per produrre una parte polimerica sono solitamente silicone e poliuretano.
Il silicone, ha come vantaggio la durata che il materiale assicura, va però specificato che il contro è la difficoltà di raggiungere un tono vicino a quello “skin” sopra citato e nella particolare complessità di ancoraggio con adesivi.
Il poliuretano, differentemente dal silicone, è particolarmente sensibile agli acidi corporei e quindi garantisce una minore durata, il vantaggio sta però nella possibilità di ancoraggio con adesivi e nella facilità nel raggiungere un effetto skin.
Spesso questi due componenti vengono mescolati, è il caso della famosa base remy.
02.
Monofilamento o tulle
Detti anche mesh fabrics, questi componenti sono realizzati in nylon o poliestere. Il grande vantaggio di questi materiali è legato al fatto che assicurano un look molto più naturale e per questo sono molto apprezzati, anche se la durata può risultare minore.
Il nylon viene creato con un procedimento di tessitura che porta ad un monofilamento.
Il poliestere viene lavorato in maniera da ottenere un multifilamento.
Anche se la durata non è molto elevata queste tipologie di basi sono le più utilizzate, ma necessitano di specifica manutenzione.
Quale scegliere?
Il consulente tricologo, valutando la specificità dei sistemi di ancoraggio e manutenzione, propone il prodotto più adatto alle esigenze del cliente, sia in termini di durata, che di soddisfazione dell’effetto reale.
Quali sono i materiali utilizzati?
Anche se in commercio esistono particolari tipologie di infoltimento è importante sapere che a livello di materiali, le basi protesiche, si distinguono in particolare quattro macro aree. Tutto sta poi nell’abilità del consulente tricologo e nella specificità dei sistemi di ancoraggio e manutenzione.
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Considerati la nuova frontiera degli infoltimenti protesici, sono fatti interamente in tessuto o nylon e possono essere costituiti anche da combinazioni di materiali che ne aumentano la durata. Di certo il maggior punto di forza di questi sistemi è determinato dall’utilizzo di materiali ultra sottili che garantiscono un look assolutamente naturale. Si tratta di sistemi leggerissimi e molto traspiranti, l’aspetto negativo è legato alla necessità di riparazione regolare e sostituzione periodica della protesi.
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Questi sistemi sono considerati un’ottima via di mezzo tra le necessità di naturalezza e leggerezza e durata.
I materiali più traspiranti e delicati sono, infatti, utilizzati solo in alcune zone dell’infoltimento, che è per il resto costruito in polimeri ma utilizza i citati “skin materials” nelle parti più esposte.
Alcune persone rivelano come problematica di questo prodotto il fatto che, nel punto di incontro dei differenti materiali, sia riconoscibile una leggera variazione di spessore. -
Si tratta di basi costituite interamente in poliuretano, un materiale che garantisce un ottimo look e che può essere tinto per dare alla base una tonalità molto simile a quella della pelle. Peso e spessore variano in funzione delle preferenze dell’utente e delle singole personalizzazioni. Il punto debole di questi sistemi risiede nel grosso spessore nella parte frontale, se non si utilizza un prodotto di elevata qualità. Per quanto si tratti di sistemi permeabili essi non assicurano la stessa traspirabilità del monofilamento e causando talvolta problemi legati al calore generato, fattore che non garantisce il massimo comfort.
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Considerati la nuova frontiera degli infoltimenti protesici, sono fatti interamente in tessuto o nylon e possono essere costituiti anche da combinazioni di materiali che ne aumentano la durata. Di certo il maggior punto di forza di questi sistemi è determinato dall’utilizzo di materiali ultra sottili che garantiscono un look assolutamente naturale. Si tratta di sistemi leggerissimi e molto traspiranti, l’aspetto negativo è legato alla necessità di riparazione regolare e sostituzione periodica della protesi.Si tratta del sistema più comune tra i portatori di protesi, per molto tempo considerato un must nel settore. Spesso costituiti da una parte centrale in tessuto e da un perimetro in poliuretano, per una maggiore stabilizzazione. Sono però da considerarsi “in via di estinzione” a causa della minore performance garantita a livello estetico rispetto ai precedenti modelli.
Come sono applicate le protesi?
Nell’individuazione della protesi per capelli adatta, una delle decisioni più cruciali riguarda la connessione tra base e capelli stessi, che si distingue in tre modalità principali:
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Questa modalità di inserimento vede i capelli sigillati tra uno strato di silicone ed uno di poliuretano, fattore che richiede una base leggermente più spessa. Il grande vantaggio (non avendo capelli di ritorno), sta nella possibilità di avere tutti i follicoli nella stessa direzione, non provocando così alcun groviglio.
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Questa tecnica non garantisce la stessa resistenza dell’iniezione perché il capello viene passato attraverso la base e successivamente estratto. Così da avere da un solo capello due estremità visibili. La base richiesta è più sottile e questo garantisce grandi vantaggi in termini di aspetto esteriore.
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Una tecnica tipica degli infoltimenti protesici in monofilamento, che prevede nodi molto piccoli attorno alla base. Tra questi distinguiamo:
- nodo singolo: ideale per chi ama i capelli pettinati all’indietro o comunque aderenti alla testa;
- nodo doppio: ideale per capelli con alta densità e per un effetto volume importante;
- mezzo nodo: detto anche “nodo split” è il più impercettibile e sottile tra i nodi e garantisce un aspetto eccellente anche se non ha ovviamente la forza del doppio nodo.
- nodi bleached: usati sempre più spesso negli ultimi tempi, perché grazie ad un particolare trattamento decolorante, garantiscono un effetto di ulteriore impercettibilità.