Alopecia androgenetica: quali sono i sintomi e come intervenire!

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L’ Alopecia androgenetica è una delle principali cause di caduta dei capelli e diradamento che interessa un numero sempre più crescente di uomini e donne. Data la diffusione, l’Alopecia androgenetica è denominata anche “calvizie comune” ed entro determinati parametri può essere un fenomeno fisiologico e quindi naturale. La perdita dei capelli è percepita con ansia e disagio dalla persona creando anche stati d’imbarazzo ed insicurezza, soprattutto nel relazionarsi con gli altri.

Quali sono le cause?

Nell’Alopecia androgenetica i follicoli piliferi si trasformano gradualmente, subendo una continua miniaturizzazione. Questa patologia è correlata alla presenza di ormoni androgeni, quindi maschili, e alla predisposizione genetica da parte dei follicoli a subirne stimoli involutivi. I follicoli miniaturizzati creano capelli proporzionali alle loro dimensioni per cui piccoli e sottili. Uno dei valori da controllare è quello della presenza dell’ormone diidrotestosterone che combinato con l’enzima 5-alfa-reduttasi è tra i fattori che inducono l’indebolimento della chioma con capelli sempre più fini e sfibrati fino a giungere alla caduta dei capelli. In queste circostanze la fase anagen (crescita) si riduce progressivamente mentre aumentano la fase catagen (involuzione) e telogen (riposo).

Quali sono i sintomi?

I sintomi possono essere differenti tra uomo e donna. Nel primo, si manifesta con un diradamento progressivo nella zona frontale, temporale e in corrispondenza del vertice. Nella donna, invece, la perdita si concentra nel vertice e nell’area frontale. La miniaturizzazione del capello progredisce fino a diventare non visibile, come una sottile peluria. L’evoluzione della patologia è lenta e progressiva e il diradamento non si presenta come un’aumentata caduta ma come un cambiamento della consistenza e spessore del capello.

Come intervenire?

La diagnosi di Alopecia androgenetica è clinica. Il repentino e veloce ciclo follicolare che accompagna la miniaturizzazione fa sì che nelle zone interessate si noti una diminuzione di diametro del fusto e l’aumento della fase telogen.

È possibile intervenire sull’Alopecia androgenetica seguendo specifiche terapie assegnate da uno specialista, dopo un’attenta analisi dei fattori che l’hanno scatenata. Una corretta anamnesi è alla base di una cura mirata e specifica. I benefici del trattamento non si osserveranno prima di qualche mese poiché devono avere il tempo di essere recepiti dal nostro organismo.

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