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Abbiamo più volte parlato nei nostri articoli della forfora, di come si presenta e quali sono i fattori che la provocano, oggi invece vedremo quali tipologie di forfora ci sono e qual è il modo per risolvere questo fastidioso problema!

Quali tipi di forfora esistono?

Sono stati riconosciuti almeno due diversi tipi di forfora, nello specifico:

  • Forfora grassa –> è spesso causata da una lieve dermatite seborroica, ossia un’infiammazione della pelle. Quest’irritazione colpisce le parti ricche di ghiandole che producono sebo, che appaiono arrossate e desquamate. Questi sintomi possono essere anche essere associati ad alopecia androgenetica (cioè un cospicuo diradamento dei capelli).  Il cuoio capelluto quindi si arrossa e le squame diventano grandi, anche superiori ai 2 millimetri, di color giallastro, sono untuose e non “cadono sulle spalle” ma restano attaccate al cuoio capelluto. La forfora grassa quasi sempre provoca un fastidioso e continuo prurito, in particolare sulla sommità della testa o dietro le orecchie e si presenta spesso in concomitanza di squilibri ormonali. Altri fattori che influiscono su questo disturbo sono lo stress e la scarsa igiene personale.
  • Forfora secca –> è quasi sempre provocata dal rapido sviluppo delle cellule dello strato epidermico superficiale. Questo tipo di forfora è, inoltre, presente nelle persone affette da eczema da contatto o da psoriasi. Il cuoio capelluto è facilmente irritabile, il prurito causa il grattamento e il conseguente distaccamento delle squame. La loro grandezza varia da persona a persona ma si presentano solitamente in corrispondenza delle tempie, della fronte e delle orecchie. Sono per lo più di colore grigio o bianco, di consistenza abbastanza farinosa e alcune volte sono visibili anche ad occhio nudo. Questo tipo di forfora non provoca quasi mai un forte prurito e nemmeno un’eccessiva caduta dei capelli, ma sicuramente è un effetto antiestetico e fastidioso. Il disturbo è quasi sempre legato alla stagionalità e si manifesta con maggiore intensità nei mesi freddi, per poi attenuarsi durante l’estate. Le condizioni fisiologiche dell’individuo possono aggravarne la situazione, lo stress in particolare influisce sia sui processi di digestione sia sulla secrezione sebacea cutanea.

Come risolvere il problema?

In commercio esistono moltissimi prodotti, shampoo o lozioni per combattere o controllare il fenomeno. Possono contenere sostanze germicide per combattere i microorganismi, oppure sostanze cheratolitiche per eliminare le cellule morte e limitare la successiva desquamazione ma prima di scegliere quale prodotto usare è opportuno chiedere il parere di uno specialista e fissare un primo check up di cuoio capelluto e capelli per individuare le possibili cause e capire come intervenire efficacemente. L’uso prolungato di prodotti cheratolitici, infatti, può però causare una riduzione dello strato corneo del cuoio capelluto ed aumentare la seborrea, ecco perché è importante chiedere un consulto.

Tra le soluzioni più efficaci vi è una corretta igiene di cuoio capelluto e capelli per cui l’incremento della frequenza dei lavaggi e l’utilizzo di uno shampoo specifico abbinato ad una lozione detossinante. Anche la modalità del lavaggio è fondamentale, si deve infatti grattare energicamente per alcuni secondi il cuoio capelluto per asportare tutte le cellule morte, sebo ed altri residui. Ti aspettiamo nelle nostre sedi di Rovigo e Ferrara per un consulto con i nostri tricologi!

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