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Come prevenire la caduta dei capelli? 

L’analisi del capello gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione della calvizie e non solo, può rivelare qual è lo stato di salute della nostra chioma e quali sono le patologie che la interessano. 

Conoscere le cause che hanno provocato il problema, è importante per decidere la strategia d’intervento e ciò può essere fatto solo dopo aver esaminato cute e capelli.

A chi rivolgersi?

Per prima cosa bisogna rivolgersi a un centro specializzato in questi esami, come un Centro Tricologico, dove è possibile eseguire un primo check up dei capelli e consultare il personale qualificato per comprendere gli esiti degli esami svolti. 

Il responso permette, infatti, di determinare l’entità del problema e la tempestività gioca un ruolo determinante per il successo della cura.

Quali sono gli esami più diffusi per l’analisi del capello?

Esistono diverse tipologie di esami strumentali e non, per valutare lo stato del cuoio e la caduta dei capelli, alcuni possono essere effettuati direttamente dalla persona a casa, per altri invece è necessario recarsi nel centro preposto.

Per quanto riguarda il primo tipo, ne fanno parte:

Wash test: un metodo semplice ed efficace per controllare la quantità di capelli persi dopo aver eseguito un lavaggio, che deve avvenire con una settimana di distanza dal precedente. Si tratta di contare i capelli e verificare se il numero si avvicina a un range compreso tra i 200 e 1000, poiché solo in questo caso può trattarsi di un problema di caduta.

Test del conteggio giornaliero: consiste nel verificare il numero giornaliero di capelli persi per un periodo di circa 15 giorni. Se la caduta dovesse essere superiore a 50 capelli al giorno, potrebbe trattarsi di una vera e propria patologia.

Pull test: consta nel riscontrare la quantità di capelli persi passando le dita tra la chioma, senza tirare eccessivamente.

Per eseguire un’anamnesi più dettagliata si può decidere di abbinare i vari test sopra descritti a esami strumentali più specifici per un controllo incrociato dei dati.

Le analisi svolte invece tramite strumentazione apposita ed effettuabili in un centro tricologico sono:

  • Monitoraggio;
  • Tricogramma;
  • Mineralogramma;
  • Microscopia elettronica a scansione.

Tra questi il Tricogramma si rivela uno strumento utile per conoscere lo stato del cuoio capelluto e per stimare il numero di capelli in fase di anagen e di catagen. È sufficiente prelevare una piccola quantità di capelli per effettuare l’analisi al microscopio. Questo test permette, infatti, di verificare l’attività metabolica delle cellule e stimare se i parametri rientrano nella norma, solitamente in una persona n salute i capelli in fase anagen sono l’85%, in fase telogen 15% e in fase catagen 2%. L’analisi del ciclo di vita del capello è utile per riscontrare eventuali anomalie della cute, infatti, un numero consistente di capelli in fase catagen e telogen può essere il segnale di qualcosa di patologico, come ad esempio la calvizie.

È possibile, inoltre, abbinare i vari test sopra descritti a esami strumentali più specifici per un controllo incrociato dei dati e avere una panoramica più esaustiva del problema. 

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