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Una delle domande più frequenti che il nostro tricologo ha ricevuto dai suoi clienti è la seguente: “È meglio usare il nastro biadesivo o un adesivo liquido per indossare la mia protesi capelli?” Diamo la parola al tricologo.

In primo luogo, per capire qual è l’opzione migliore per voi e la tipologia di protesi che indossate, ho sempre posto alcune domande preliminari, infatti, quanti più dati sono raccolti sulla persona come ad esempio il suo stile di vita, le abitudini, eventuali allergie, meglio è possibile aiutare a compiere la scelta più giusta.

Ecco le domande principali che rivolgo ai miei clienti:

  • Che tipo di pelle avete? Sensibile?
  • Solitamente pratica sport o attività fisica durante la quale suda molto?
  • Ha la pelle grassa?
  • Per quanto tempo indossa la sua protesi?
  • Ha qualche esigenza particolare da soddisfare?

Alcuni clienti si presentano con le idee già chiare su quale metodo usare tra nastro biadesivo o adesivo liquido, in altri casi invece viene chiesto di essere indirizzati verso il prodotto più adatto. È molto importante scegliere il tipo di attacco corretto perché questo influisce sulla comodità nell’indossare la protesi capelli, infatti, questa deve diventare un prolungamento naturale del nostro corpo e non creare fastidi o irritazioni. Alcune persone si presentano perché non hanno mai indossato una protesi e chiedono consigli, altri invece sono aperti alla sperimentazione e domandano di provare nuovi prodotti.

Il nastro biadesivo

In primo luogo, parliamo del nastro biadesivo.

Si tratta di un nastro con l’adesivo apposto su entrambi i lati che generalmente è trasparente. Esistono in commercio vari colori di nastro che indicano il grado di aderenza, come bianco, blu/azzurro e rosso. Il nastro biadesivo solitamente, per la maggior parte delle persone, è più facile da applicare, così lo consiglio soprattutto a chi porta la protesi capelli per la prima volta.

Tra le principali osservazioni che le persone ci fanno, è che il nastro risulta più spesso rispetto all’adesivo liquido, avendo un’altezza maggiore, inoltre, alcune persone sostengono che può essere intravisto in certi tipi di protesi. Tuttavia, esistono anche nastri biadesivi più sottili e meno lucidi, studiati per pelli sensibili, per cui i problemi di cui vi parlavo possono essere aggirati, vi è, infatti, una vasta scelta, semplicemente ognuno devo trovare quello più adatto.

L’adesivo liquido

Esistono due tipi di adesivi liquidi: uno trasparente e uno bianco. Entrambi sono in realtà progettati per resistere discretamente all’usura. Di norma, gli adesivi bianchi offrono una migliore tenuta, ma possono essere più irritanti per chi ha la pelle sensibile, in questo caso si raccomanda l’utilizzo di adesivi a base di acqua. Per applicare il prodotto esistono diversi metodi tra cui il pennello, una spugnetta per cosmetici oppure si può stendere con le mani, i primi due rendono più semplice e omogenea la distribuzione del liquido per questo li consiglio, ma non è vincolante. Si raccomanda, inoltre, di seguire sempre le istruzioni date prima di procedere con l’applicazione, personalmente suggerisco di lasciare asciugare il prodotto per almeno per 5-7 minuti prima di applicare la protesi, questo permette di evitare che l’adesivo penetri nella cuffia bagnandola.

Concludendo, posso affermare che non esiste un metodo di attacco migliore in assoluto rispetto a un altro, ma che ognuno deve provare più tipologie per trovare la soluzione più adatta, in altre parole quella che risulta meno problematica e più agevole per portare la propria protesi in piena libertà.

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