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Le superstizioni sono credenze popolari che hanno a che fare con l’arcano, il malocchio e l’occulto. Esistono varie superstizioni che hanno radici negli usi e costumi dei vari popoli. Anche chi dice di non crederci viene influenzato da queste credenze, ormai radicate e tramandate di generazione in generazione. Vi proporremo di seguito alcune delle più famose superstizioni legate ai capelli:

  • La superstizione dei capelli rossi è una credenza popolare nata presumibilmente nel Medioevo in seguito ad alcune leggende. Si ritiene che una persona con i capelli rossi “porti sfortuna” e questo è legato alla tradizione di popolazioni antiche, che credevano che il rutilismo (la caratteristica di avere i capelli rossi) apparteneva a personaggi negativi. Ad esempio, gli egiziani, associavano le persone con i capelli rossi ai discendenti del dio Seth, dio del cattivo tempo e quindi non erano ben viste da parte della popolazione. Anche nella Bibbia, personaggi negativi come Caino, Giuda Iscariota e Esaù, vengono descritti con i capelli rossi. Al giorno d’oggi le persone con i capelli rossi sono rare e hanno per questo un fascino particolare.
  • Se volete evitare la calvizie tagliate i capelli durante la luna nuova.
  • Un capello sulla spalla preannuncia l’arrivo di una lettera.
  • Se vi cade il pettine di mano mentre vi state pettinando, qualcuno che vi vuole bene vi sta pensando.
  • Nei bambini se l’attaccatura dei capelli alla nuca finisce “a punta” vuol dire che nascerà un altro bimbo dello stesso sesso, se invece i capelli finiscono dritti, vuol dire che non ce ne sarà un altro o che sarà di sesso diverso.
  • Non bisogna mai lasciare cappelli o forbici, per molto tempo, sopra un letto appena rifatto, se si vogliono evitare fatti spiacevoli.
  • Per evitare una fattura, non si devono buttare via i capelli che rimangono attaccati al pettine, ma bisognerebbe bruciarli.
  • I capelli lunghi e folti sono segno di fortuna e buona salute, quindi non conviene tagliarli.
  • Le trecce dei capelli delle bambine simboleggiano buon augurio e non si devono tagliare se non dopo gli otto o dieci anni. Inoltre, porterà bene, se le trecce dopo il taglio, rimarranno intrecciate e saranno conservate o donate a qualche Santo come ex-voto.

Vi lasciamo con un detto popolare che dice: “Nun ci cridiri, ma guardati”.

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