Tecniche diagnostiche e analisi del capello: il tricogramma

tricogramma_caduta dei capelli

Problemi di capelli: caduta dei capelli? Forfora? Seborrea? Il primo step per giungere ad una corretta diagnosi è l’analisi dello stato di salute di cuoio capelluto e capelli. Un’anamnesi veritiera è fondamentale per determinare le cause che hanno creato l’insorgere del problema e per studiare una terapia atta ad eliminarlo. Le analisi tricologiche, tra cui il tricogramma, hanno come obiettivo principale lo studio della composizione e dello strato del capello e consistono in due fasi:

  • Prima fase – Anamnesi –> si tratta dell’indagine iniziale che si occupa dello studio dei fattori responsabili delle problematiche del cuoio capelluto. Consiste nella raccolta di informazioni e dati sul paziente, sulla sua storia clinica e familiare, sull’entità del problema che ha riscontrato (importanza, durata, intensità, altri fattori collegati) e sulle redazione di una scheda personale.
  • Seconda fase – Tecniche diagnostiche –> il tricologo può utilizzare diverse tecniche diagnostiche per indagare lo stato di salute di cuoio capelluto e capelli, alcune di queste: pull test, wash test, conteggio giornaliero, microscopia elettronica a scansione, tricogramma, test della finestra, ed altre. La scelta di preferire una tecnica all’altra è a discrezione dello specialista che in base ai dati raccolti deciderà di utilizzare una o più tecniche per approfondire la diagnosi.

Tra queste il tricogramma è uno degli esami più diffusi e attendibili per verificare la salute di cuoio capelluto e capelli.

A cosa serve il tricogramma?

Il tricogramma si esegue per determinare il numero di capelli in crescita e quelli in fase di morte, offre una stima percentuale dei capelli in fase anagen e in fase telogen.

Come si effettua il tricogramma?

È sufficiente prelevare una piccola quantità di capelli da varie zone del cuoio capelluto, circa un centinaio, che sarà poi osservata a microscopio a luce polarizzata o a scansione di immagine. Con questo esame è possibile valutare l’attività metabolica delle cellule e stabilire in che fase si trovano i capelli prelevati.

È importante raccomandare che l’ultimo lavaggio dei capelli prima di effettuare l’esame venga fatto qualche giorno prima, per evitare di avere un risultato falsato in quanto il numero dei capelli in fase telogen potrebbe essere più basso della quantità reale.

Quali sono i risultati?

Un cuoio capelluto normale solitamente ha circa l’85% di capelli in fase anagen, un 14% in fase telogen e un 1% in fase catagen. Se le analisi dovessero rivelare un’alterazione significativa delle percentuali citate, ad esempio se i capelli in fase anagen dovessero avere percentuali inferiori ed aumentare le percentuali di capelli in fase telogen e catagen significa che vi è un problema di salute di cuoio capelluto e capelli.

Infine, è importante sottolineare che il tricogramma offre una valutazione attendibile del benessere dei capelli e permette di escludere una serie di alterazioni relative al ciclo di vita degli stessi per individuare le cause del problema di caduta, forfora, grasso ed altri e stabilire la cura più adatta.

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