Non chiamatelo parrucchino: facciamo chiarezza nella storia della protesi capelli.
Il follicolo pilifero è una minuscola cavità che si trova nel derma da cui origina il pelo. Il numero totale dei follicoli della superficie cutanea di un uomo è circa 5 milioni, di cui circa 100.000 si trovano sul cuoio capelluto. Con l’età c’è una diminuzione dei follicoli piliferi: tra i 20 e i 30 anni la loro densità media è di 615/cm2; tra i 30 e i 50 la densità scende a 485/cm2, e tra gli 80 e i 90 anni è solo di 435/cm2. Il follicolo pilifero adulto, quindi, può cominciare a svilupparsi come un pelo vellus e tornare dopo anni allo stato iniziale, come nel caso dell’invecchiamento appunto o nel caso, ad esempio, dell’alopecia androgenetica maschile.
Ad ogni ghiandola sebacea viene associato un follicolo pilifero. Insieme costituiscono l’unità pilo-sebacea. L’apparato pilo-sebaceo è influenzato in modo particolare dall’attività degli androgeni poiché è collegato a livello cutaneo all’enzima 5-alfa-reduttasi, che ha la capacità di convertire il testosterone in diidrotestosterone. a cui, a livello cutaneo, è collegata la 5-alfa-reduttasi, un enzima che converte il testosterone nella sua forma attiva, il diidrotestosterone (un precursore del testosterone appunto). Il testosterone è l’androgeno più potente che determina, in casi di produzione eccessivamente elevata, casi di irsutismo. Nelle donne irsute, ad esempio, la produzione di testosterone è eccedente; nella maggior parte dei casi questo eccesso è dovuto ad un aumento della sua produzione ovarica e alla produzione surrenalica di androstenedione (un precursore del testosterone), che viene poi convertito in diidrotestosterone dalla 5-alfa-reduttasi del follicolo pilifero. Oltre ai fattori ormonali, anche altri elementi possono influenzare l’attività nel follicolo pilifero quali la temperatura della cute (la crescita è maggiore d’estate che in inverno), il flusso sanguigno, la presenza di edema (gonfiore).