Generalmente il numero delle donne soggette ad alopecia è inferiore rispetto al numero di uomini che devono affrontare questo problema.
Il merito di ciò va all’azione degli ormoni femminili, gli estrogeni, che contrastano l’azione degli androgeni, gli ormoni causa della calvizie.
Nonostante questo, esiste una porzione sempre più rilevante di popolazione femminile che, in differenti livelli di gravità, denuncia problemi di alopecia.
L’alopecia femminile si riscontra durante particolari condizioni della vita di una donna, ad esempio durante il periodo post-parto e nel corso della menopausa o a causa di una predisposizione nel patrimonio genetico. In caso di gravidanza, si parla di alopecia post-gravidica: nei tre mesi successivi al parto si verifica un effluvium di telogen maturi, dovuto alla presenza elevata della prolattina nei periodi di allattamento; alla repentina diminuzione degli estrogeni circolanti nel sangue dopo il parto (ciò avviene anche durante la menopausa); al momento di elevato stress avvertito nel periodo della gravidanza e dei mesi successivi. L’alopecia post-gravidica è transitoria e si risolve, generalmente, in maniera spontanea.
Si riscontrano anche numerosi casi di alopecia da stress, cosiddetta perché si verifica in seguito a forti sconvolgimenti emotivi, periodi di lavoro intenso, malattie debilitanti o a problemi relazionali o familiari, spesso accompagnati da un’alimentazione compensativa inadeguata.
Eliminando le cause dello stress e agendo contemporaneamente con trattamenti localizzati, si ha un’elevata possibilità di successo nel superamento del problema. Come già accennato, però, anche nella donna si verificano casi di alopecia di natura genetica, che spesso si evolve come un diradamento diffuso e non precisamente localizzato: la linea di attaccatura fronto-temporale resiste, mentre si verifica un diradamento che coinvolge un’area di cuoio capelluto compresa tra il 30% e il 100%.
In tale caso, vi sono tre livelli di gravità, secondo lo schema di Ludwig:
il primo livello prevede un diradamento generalizzato, con mantenimento della linea di attaccatura dei capelli;
il secondo livello prevede un diradamento marcato, con una linea di attaccatura meno solida rispetto al primo livello;
il terzo livello invece prevede un diradamento grave, che coinvolge in profondità anche la linea di attaccatura dei capelli.