Non chiamatelo parrucchino: facciamo chiarezza nella storia della protesi capelli.
“I believe that hair inherits power and beauty and is the ultimate garment growing from within us. It is part of our body, and therefore part of our identity, it helps us to differentiate ourselves as individuals yet at the same time it is changeable and detachable.”
Così inizia Nina Khazani, giovane designer ricca di creatività la sua presentazione nel suo sito web: una giovane ragazza che fresca di una laurea al Royal College of Art crede in se stessa e nella voglia di valorizzare ciò che davvero conta per la persona: il proprio io e il proprio corpo.
E cosa c’è di meglio se non partire dalla chioma? I capelli custodiscono un potere vitale e di unicità, che caratterizzano ogni persona a modo diverso. Ma i “capelli perfetti” spesso durano solo un attimo, un momento. Nina Khazani con la sua arte li ha resi un elemento o meglio dire un accessorio particolare della nostra giornata. Del tutto ecologici gli accessori della creatrice sono unici in ogni pezzo, identificabili come oggetti d’arte oltre che come accessori di moda. Ciocche di capelli che vengono uniti alle scarpe, alle camice, utilizzati come cravatte o ancora come orecchini. Un’idea del tutto nuova del campo per valorizzare ancora una volta la bellezza personale.