C’è un legame tra i capelli e il Covid? Scopriamolo con l’esperto L’avvento del Covid -19, negli ultimi due anni, … Vedi articolo
Ne avevamo già parlano qualche tempo fa del rapporto tra alimentazione e capelli. È ormai assodato che vi è un rapporto tra stato nutrizionale e le cheratine dure dei peli e delle unghie. Diete troppo rigide e mal equilibrate infatti contribuiscono all’aumento delle alopecia riscontrato negli ultimi anni, specie nelle donne.
In una dieta aproteica, il diametro del bulbo dei capelli si riduce notevolmente dopo soli 11 giorni. Da notare che gli esami del sangue, se normali, non garantiscono l’assenza di carenze proteiche e di minerali a livello del capello. Una modesta trazione sul capello provoca, dopo una dieta aproteica, la rottura intrafollicolare del fusto dimostrando un difetto del sistema di ancoraggio e la riduzione della tipica elasticità.
Distinguiamo una carenza proteica acuta e una cronica. Nella carenza proteica acuta la percentuale dei capelli in anagen scende al 26 — 30 %. Inoltre, i capelli mostrano severi segni di atrofia evidenziabili dalla riduzione del diametro dei bulbi. Nella carenza proteica cronica (marasma) l’organismo tenta di adattarsi alla situazione di malnutrizione conservando le proteine per le funzioni essenziali alla sopravvivenza e le alterazioni sul capello sono ancora più drammatiche.
È necessario alternare carni bianche o rosse, e pesce almeno due volte alla settimana per evitare di vedere i capelli più fragili, secchi e sottili. Molto importanti anche i carboidrati: preferibilmente quelli integrali, come il pane, la pasta, tutti i tipi di cereali, evitando possibilmente quelli semplici o raffinati presenti dei dolciumi. Attenzione ai grassi, che vanno consumati con moderazione, le vitamine invece sono preziose e vanno consumate in abbondanza, mangiando frutta e verdura almeno una o due volte al giorno. Importantissima è l’assunzione di ferro, il quale avendo un ruolo primario nella sintesi dell’emoglobina del sangue, serve per l’ossigenazione dei tessuti; poi lo zinco, il magnesio e infine il rame, che partecipa al processo di composizione della melanina, proteina che colora il capello. Di frequente è l’insufficiente apporto di proteine (e spesso proprio di quelle del gruppo della cistina), che causano fragilità dello stelo del capello, secchezza, diminuzione del diametro.
Una dieta troppo povera di oligoelementi, di minerali o di vitamine potrebbe causare una forte caduta di capelli, anche se gli effetti sono reversibili, quando l’alimentazione viene corretta per tempo. Consigliamo quindi una dieta equilibrata. Naturalmente un diradamento eccessivo dei capelli, può avvenire anche per motivi esterni all’alimentazione, come nei periodi post-gravidanza oppure in caso di forte stress. In questi casi si possono tranquillamente consigliare dei trattamenti anticaduta e alcuni integratori alimentari.