Barbie senza capelli: da Facebook alla Mattel per aiutare i bambini

capelli e barbie

Barbie, la bambola per antonomasia dai capelli biondi, ha perso la sua folta chioma. La Mattel ha infatti realizzato una Barbie calva per supportare una splendida iniziativa, per aiutare le bambine che stanno combattendo contro il cancro mediante chemioteriapia o che sono state colpite da alopecia o tricotillomania. Si tratta di una campagna promossa da due mamme sul gruppo Facebook “Beautiful and bald barbie”, indirizzata non solo a sensibilizzare l’opinione pubblica e tutto il mondo aziendale ma anche l’immaginario mediatico. Una fan page, quella sul celebre social network, che non solo vanta circa 153 mila “mi piace” ma ha avuto il merito pressare la Mattel e dare il via alla produzione del celebre esemplare della bambola senza capelli. Le due donne, diventate calve in seguito a chemioterapia, hanno lanciato la proposta soprattutto per essere d’aiuto ai bambini che ne vengono colpiti, per aiutarli ad accettare il cambiamento del corpo dovuto alla terapia a livello psicologico.

La bambola non sarà messa in commercio ma donata direttamente agli ospedali pediatrici con una confezione speciale contenente un kit di parrucche. Una vittoria ottenuta grazie alla visibilità dei social network mediante la virilizzazione di un messaggio e di una proposta coerente, utile e positiva. Un’idea che dopo un’iniziale rigetto è stata accettata dalla Mattel che ha creato la celebre bambola dimostrando da un lato di essere sensibile alla tematica e dall’altro di aver compreso l’influenza di Facebook e dei social media nelle politiche aziendali. Adesso le due promotrici sperano di portare la barbie anche sugli scaffali dei negozi di giocattoli e molto probabilmente riusciranno anche in questo intento.


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