Non chiamatelo parrucchino: facciamo chiarezza nella storia della protesi capelli.
Si tratta di anidride carbonica (CO2) allo stato solido; Stato che viene raggiunto quando la temperatura raggiunge i -78,5°.
Viene normalmente commercializzata con il nome di “Ghiaccio Secco”, e utilizzata in dermatologia nella crioterapia, ovvero la terapia del freddo.
Può risultare molto utile nella cura di malattie cutanee grazie al potente effetto analgesico ed antiinfiammatorio.
In alcuni casi viene utilizzata nella cura dell’alopecia areata, raffreddando la zona colpita dalla patologia infatti si favorirebbe temporaneo ristagno del sangue che faciliterebbe l’assunzione delle sostanze nutritive da parte della matrice del capello.