Non chiamatelo parrucchino: facciamo chiarezza nella storia della protesi capelli.
Le cellule staminali sono delle cellule primitive non specializzate con la capacità di trasformarsi in altre cellule del corpo attraverso un processo chiamato differenziamento.
Una cellula per essere definita staminale deve possedere due caratteristiche specifiche:
- l’autorinnovamento, cioè la capacità di compiere un numero illimitato di cicli replicativi mantenendo il medesimo stadio differenziativo. Questo viene realizzato attraverso differenziamento stocastico oppure tramite divisione asimmetrica obbligatoria;
- la potenza, è la capacità di dare origine a una o più specie cellulari tramite il differenziamento. All’interno di questo concetto potrebbe essere anche compreso quello di transdifferenziamento, cioè la capacità di una cellula staminale in fase di differenziamento di cambiare la propria linea cellulare modificando il suo programma di sviluppo.
Le cellule staminali sono presenti nell’embrione nelle primissime fasi di sviluppo dell’organismo e sono diverse da tutte le altre cellule per le caratteristiche elencate in precedenza (in questo caso parleremo di cellule staminali embrionali).
Le staminali però sono presenti anche nell’individuo adulto ma in questo caso sono già specializzate per produrre alcuni tipi di cellule specifiche ad esempio cellule muscolari (chiamate cellule staminali adulte).
Sebbene le cellule staminali siano dotate di autorinnovamento, difficilmente entrano in mitosi per la loro replicazione. Infatti, le cellule staminali durante la loro replicazione, a differenza delle altre cellule, non generano cellule uguali a se stesse ma cellule diverse chiamate Progenitori che non hanno la caratteristiche dell’autorinnovamento. Questo particolare tipo di replicazione delle staminali prende il nome di divisione assimmetrica.