Carenza di ferro e caduta dei capelli

La carenza di ferro può provocare la caduta dei capelli solo in presenza di casistiche particolarmente importanti come l’anemia sideropenica.

Il ferro è essenziale per la vita di tutti gli esseri viventi, eccezion fatta per pochi batteri. Eccessi di ferro aumentano i radicali liberi. Per evitare ciò, il ferro nel nostro organismo è legato a proteine, che regolano il suo stato di ossidazione. Il ferro inorganico si trova anche negli aggregati ferro-zolfo di molti enzimi, come le azotasi e le idrogenasi.

Esiste inoltre una classe di enzimi basati sul ferro che è responsabile di un’ampia gamma di funzioni di svariate forme di vita quali: la metano-monoossigenasi (converte il metano in metanolo), la ribonucleotide riduttasi (converte il ribosio in desossiribosio), le emeritritine (fissazione e trasporto dell’ossigeno negli invertebrati marini) e l’acido fosfatasi porpora (idrolizza gli esteri dell’acido fosforico).

La distribuzione degli ioni ferro nei mammiferi è regolata in maniera molto rigorosa. Quando, ad esempio, il corpo è soggetto ad un’infezione, l’organismo “sottrae” il ferro rendendolo meno disponibile anche ai batteri. Questo è il caso dell’Epcidina, una proteina prodotta dal fegato, che legando e degradando la ferroportina, inibisce il rilascio di ferro dagli enterociti e dai macrofagi.
Tra le migliori fonti alimentari di ferro si annoverano la carne, il pesce, i fagioli, il tofu e i ceci. Contrariamente a quanto generalmente ritenuto, gli spinaci non sono tra i cibi più ricchi di ferro ed anzi sono tra i vegetali che, se assunti in congiunzione con alimenti ricchi di ferro, ne diminuiscono la biodisponibilità (perché con essi formano dei composti di coordinazione).

Il ferro assunto tramite integratori alimentari è spesso nella forma di fumarato o gluconato di ferro (II). Le dosi consigliate di ferro da assumere quotidianamente variano con l’età, il genere ed il tipo di cibo. Il ferro assunto come eme ha una maggiore biodisponibilità rispetto a quello presente in altri composti. I livelli di assunzione raccomandati (LARN) sono:

10 mg/die per gli uomini dai 18 ai 60
10 mg/die alle donne over 50
12 mg/die per adolescenti maschi e femmine senza mestruazioni
18 mg/die per donne dai 14 ai 50 e nutrici
30 mg/die nelle gestanti.

Fonte: Wikipedia

 


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