Non chiamatelo parrucchino: facciamo chiarezza nella storia della protesi capelli.
Acido Pantotenico
L’acido pantotenico, noto anche come vitamina B5 o vitamina W, svolge un ruolo importantissimo nel metabolismo cellulare.
Come coenzima, come le prime tre vitamine del complesso B, partecipa alla produzione di energia da carboidrati, grassi, proteine, è inoltre un costituente essenziale del coenzima A, che forma l’acetato attivo e, come tale, agisce come agente attivante nel metabolismo.
In genere viene consigliata una assunzione di questa sostanza, accoppiata alla biotina, in casi di caduta o di incanutimento precoce dei capelli.
La sua azione infatti regola la produzione di sebo e mira a nutrire a fondo i capelli spenti e desquamati.
In particolare, una carenza di acido pantotenico porterebbe a lesioni delle aree cutanee sottostanti ai capelli; la sua somministrazione è quindi indicata in casi di cicatrizzazione cutanea e di alopecia.
Recenti studi sperimentali indicano la possibilità di deficit o alterato metabolismo della biotina nella patogenesi della dermatite seborroica.
Anche in questo caso, l’associazione biotina-acido pantotenico mostra un’efficacia maggiore, esplicando un’azione ben visibile sui capelli, i quali si rinforzano, perdendo il loro aspetto opaco, fragile e depigmentato.
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