La tiroide è un organo che regola molte funzioni vitali del nostro corpo e il suo corretto andamento garantisce il benessere della persona, la sua disfunzione può provocare in alcuni casi anche la caduta dei capelli.
Questa può influire anche sul sistema cardiovascolare, sulle attività neurologiche e rallentare lo sviluppo dell’organismo. Si stima che circa il 2-3% della popolazione sia affetta da una forma importante d’ipotiroidismo, mentre il 10% soffre di una forma lieve (ipotiroidismo subclinico) e colpisce in prevalenza il sesso femminile.
Quando la tiroide non lavora regolarmente, nascono degli scompensi che possono produrre ripercussioni anche a livello di cuoio capelluto e capelli. Esistono due tipologie di scompensi tiroidei:
- ipotiroidismo
- ipertiroidismo
L’ipotiroidismo è una disfunzione dell’organo tiroideo e riguarda l’insufficiente produzione di ormoni (soprattutto T3 e T4) utili a soddisfare le fisiologiche richieste dell’organismo. Gli ormoni tiroidei influiscono su tutte le funzioni del corpo quindi un livello basso di questi può provocare un rallentamento delle funzioni stesse.
Come influisce l’ipotiroidismo sulla caduta dei capelli?
L’ipotiroidismo può causare il rallentamento dell’attività dei follicoli piliferi, in quanto vengono destinate da parte dell’organismo maggiori risorse energetiche al sostegno delle funzioni vitali. Questo rallentamento può provocare, in alcuni pazienti e in base alla gravità del caso, un aumento della caduta dei capelli, che solitamente si presenta a ciuffi. Nei casi più lievi della patologia la capigliatura si presenta più fragile, secca e poco lucida.
Individuare la disfunzione, soprattutto quando si tratta di uno stadio poco rilevante, non è semplice poiché i sintomi possono non essere avvertibili dalla persona, per questo è utile sostenere degli esami del sangue specifici per diagnosticare l’ipotiroidismo (verifica della concentrazione di TSH, FT4 e anticorpi anti TPO). Una volta accertato lo stato della malattia e l’entità è possibile intervenire secondo varie terapie (di solito di tipo farmacologico attraverso la somministrazione di ormone tiroideo sintetico in compresse). Nel caso di copiosa caduta dei capelli, questa generalmente si arresta con la cura della malattia tiroidea e nel giro di qualche mese è possibile riscontrare la diminuzione della calvizie. È inoltre importante considerare che l’uso di certi farmaci per il trattamento della patologia possono, se assunti con dosi non adatte, favorire la calvizie temporanea; diventa quindi fondamentale consultare il proprio medico a tal proposito e intervenire tempestivamente sulla terapia.
Se i problemi di caduta dei capelli dovessero persistere anche dopo la terapia, è auspicabile rivolgersi a un Centro Tricologico di fiducia per un primo check up del capello e analisi della situazione, perché è possibile risolvere il problema solo partendo dalle cause scatenanti e con l’ausilio di strumentazione adatta.